Premessa generale
Il progetto PRIN 2022 COSTA|Med – Catching Opportunities for Strategic Transformation and Adaptation of Mediterranean Coasts si concentra sulle complesse dinamiche ambientali, territoriali e antropiche che caratterizzano le coste del Mediterraneo. Promosso dal Ministero dell’Università e della Ricerca e finanziato dall’Unione Europea (NextGenerationEU), il progetto coordinato a livello nazionale dal Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre sotto la direzione della professoressa Maria Grazia Cianci (responsabile scientifico dell’UdR 1 – Roma Tre), coopera in sinergia con il Dipartimento di Architettura dell’Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara attraverso il coordinamento del professor Matteo Di Venosa (responsabile scientifico dell’UdR 2 – Pescara).
I settori ERC (European Research Council) di afferenza della ricerca, spaziano da quello delle Social Sciences and Humanities a quello delle Physical Sciences and Engineering, negli ambiti specifici:
SH7 – Human Mobility, Environment, and Space (settore ERC principale)
Human geography, demography, health, sustainability science, territorial planning, spatial analysis.
PE10 ‐ Earth System Science (settore ERC non principale)
Physical geography, geology, geophysics, atmospheric sciences, oceanography, climatology, cryology,
ecology, global environmental change, biogeochemical cycles, natural resources manage-ment.
Sottosettori ERC
SH7_6 – Environmental and climate change, societal impact and policy.
SH7_10 – GIS, spatial analysis; big data in geographical studies.
PE10_17 – Hydrology, hydrogeology, engineering and environmental geology, water and soil pollution.
L’obiettivo principale del progetto è sviluppare metodologie integrate per analizzare e confrontarsi con le sfide del cambiamento climatico, con particolare attenzione ai fenomeni di erosione costiera e innalzamento del livello del mare. Attraverso l’analisi delle fasce costiere, il progetto intende valutare gli impatti su servizi ecosistemici, patrimonio culturale e centri abitati, considerati in relazione alla loro vulnerabilità socioeconomica e territoriale.
Il progetto PRIN 2022 COSTA|Med – Catching Opportunities for Strategic Transformation and Adaptation of Mediterranean Coasts si concentra sulle complesse dinamiche ambientali, territoriali e antropiche che caratterizzano le coste del Mediterraneo. Promosso dal Ministero dell’Università e della Ricerca e finanziato dall’Unione Europea (NextGenerationEU), il progetto è coordinato dal Dipartimento di Architettura dell’Università Roma Tre sotto la direzione della professoressa Maria Grazia Cianci.
L’obiettivo principale del progetto è sviluppare metodologie integrate per analizzare e confrontarsi con le sfide del cambiamento climatico, con particolare attenzione ai fenomeni di erosione costiera e innalzamento del livello del mare. Attraverso l’analisi delle fasce costiere, il progetto intende valutare gli impatti su servizi ecosistemici, patrimonio culturale e centri abitati, considerati in relazione alla loro vulnerabilità socioeconomica e territoriale.
keywords
Coste, Erosione costiera, Ambiente, Rilievo, GIS, Mediterraneo
Coast, coastal erosion, environment, survey, GIS, mediterranean
Unità di Ricerca 1 – [RM3]
L’analisi della vulnerabilità dei servizi ecosistemici presenti nell’area costiera laziale, in particolare nel settore pontino/romano, include, oltre agli aspetti ambientali già in corso di studio (Accordo di cooperazione “Analisi di supporto al Piano di Difesa Integrata delle Coste del Lazio (2020 – 2021)”, Dipartimento di Ingegneria, Università Roma Tre), anche il patrimonio antropico e culturale: pertanto, essa focalizza l’attenzione sulle ripercussioni che i fenomeni ambientali (quali l’erosione costiera, l’innalzamento del livello del mare) comporterebbero sui paesaggi culturali, oltre che sui centri urbani costieri.
Ai rischi ambientali/antropici corrispondono forti conseguenze economiche date dalle ripercussioni che questi scenari avrebbero anche su settori produttivi, quali l’agricoltura e il turismo, da individuare a seconda del tipo di servizi ecosistemici che sono rintracciati nell’area.
In linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, il progetto dell’UdR di Roma Tre adotta un approccio metodologico che, partendo dall’analisi del litorale laziale meridionale come area pilota, mira a definire un modello replicabile per altre regioni del Mediterraneo occidentale, il quale risulta inserito nelle aree di vulnerabilità individuate dall’Agenzia Europea dell’Ambiente.
La ricerca è articolata in cinque fasi principali, esplicitate da alcuni WP:
WP2 – Revisione delle best practices e metodologie per la mappatura delle fasce costiere mediterranee;
WP3 – Raccolta dati e analisi territoriale sull’area pilota;
WP4 – Rilievi territoriali, utilizzando tecniche digitali avanzate;
WP5 – Sviluppo di strumenti digitali, tra cui una piattaforma Web-GIS e modelli 3D interattivi, utili per analisi territoriali e divulgazione dei risultati della ricerca;
WP6 – Elaborazione di scenari e proposte strategiche, volte alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici.
Attraverso questa metodologia integrata, il progetto si propone non solo di migliorare la comprensione delle sfide costiere, ma anche di offrire soluzioni concrete per una gestione sostenibile e strategica delle coste mediterranee.

Montaggio di una sequenza fotografica della costa del Circeo eseguita durante la campagna di rilievo batimetrico (2024). [fonte: Immagine del gruppo di ricerca].
Unità di Ricerca 2 – [Uni-CHarch]
L’UdR di Pescara considera come caso studio del progetto PRIN COSTA | Med la costa abruzzese medio-adriatica, caratterizzata dalla pervasività dei processi di urbanizzazione e dalla presenza di una densa rete di valori morfologici, paesaggistici, così come socioeconomici e culturali. I processi trasformativi che hanno riguardano il litorale adriatico, in particolare negli ultimi cinquant’anni, hanno messo a rischio i sistemi insediativi costieri e il patrimonio culturale e ambientale esistente. In quest’ultimo sono infatti ricompresi le nove aree protette costiere e marine, i cinque siti di importanza comunitaria censiti dalla rete Natura 2000 e numerose aree di protezione della fauna e di interesse naturalistico e ambientale.
Il sistema costiero medio-adriatico va interpretato come un territorio a geometria variabile che si estende nell’entroterra costiero intercettando i nuclei urbani collocati sulla prima collina litoranea, il cui sviluppo risulta fortemente integrato con la costa e con l’economia del mare.
All’interno del macrocontesto abruzzese l’UdR prende in esame due contesti costieri (C1 – Pineto-Silvi, C2- Fossacesia-Vasto) individuati per la specificità delle dinamiche insediative ed evolutive e dei rischi e patrimoni in essi riconosciuti. Il primo, di circa 20 km, compreso tra il fiume Vomano e il Piomba, è caratterizzato da un tessuto insediativo compatto lineare – tipico della città adriatica – con prevalente destinazione turistica balneare, e dal passaggio della ferrovia adriatica. Nel contesto sono ricompresi anche l’Area Marina Protetta Torre del Cerrano e fasce litoranee di pineta costiera. Il secondo contesto, C2, di circa 30 km, delimitato a nord dal fiume Sangro e a sud dall’area archeologica sottomarina di Vasto, è parte del tratto noto come Costa dei Trabocchi, caratterizzato dal ricco patrimonio naturale riconoscibile nelle riserve naturali della Lecceta litoranea di Torino di Sangro e di Punta Aderci (Vasto), che convive con opere infrastrutturali significative, attività industriali ed insediamenti costieri lineari fruiti prevalentemente in estate. La linea ferroviaria è in questo tratto dismessa e riqualificata come tracciato ciclo-pedonale, noto come Via Verde.
Nell’ambito della ricerca PRIN, le attività svolte dall’Unità di Pescara intercettano il workflow interno con i seguenti WP:
WP3 – Raccolta dati e analisi territoriale, attraverso l’elaborazione di quadri interpretativi e costruzione dell’Atlante sull’area pilota;
WP5 – Sviluppo di strumenti digitali, che tramite piattaforma Web-GIS prevede l’inserimento e la diffusione dei layers informativi opensource dell’area pilota;
WP6 – Elaborazione di scenari e proposte strategiche, attraverso la costruzione di un’Agenda di indirizzi progettuali strategici.
L’indagine multiscalare dei livelli di rischio e delle risorse patrimoniali riconoscibili nei contesti di studio permette di evidenziarne le modalità di interazione ed evoluzione ricorrenti lungo il medio-adriatico.

Costa vastese, località Vignola, Chieti (2023). [fonte: Immagine di Lia Fedele].
