Biennale

COSTA | MED. STRATEGIES FOR CLIMATE JUSTICE

Frontespizio, lettera di accettazione e titoli di coda del contributo video presentato alla Biennale di Venezia

10.05.2025 – 28.11.2025
Padiglione Italia, 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, Venezia.

Con grande piacere comunichiamo che il contributo dal titolo COSTA|MED. STRATEGIES FOR CLIMATE JUSTICE è stato selezionato per essere parte del Padiglione Italia curato da Guendalina Salimei, alla 19. Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia curata da Carlo Ratti, che si terrà dal 10 maggio al 28 novembre 2025.
Il progetto è stato valutato con attenzione e apprezzato per la qualità della ricerca, l’originalità dell’approccio e la pertinenza rispetto al tema curatoriale dell’edizione in corso, Terræ Aquæ. L’Italia e l’Intelligenza del Mare.

ABSTRACT

Quello della giustizia climatica è un tema oggi sempre più pressante, apparso nel dibattito scientifico in conseguenza ad eventi estremi – come l’uragano Katrina – ed evolvendo in questo modo la nozione pregressa di giustizia ambientale (Schlosberg, Collins, 2014). Il Mar Mediterraneo, tra i bacini più sfruttati al mondo, non è esente da queste tematiche: inquinamento, urbanizzazione costiera e sfruttamento delle risorse naturali stanno progressivamente erodendo l’equilibrio fra terra e acqua, con conseguenze dirette ed indirette su territori e popolazioni fragili. In questo scenario, il cambiamento climatico amplifica le trasformazioni in atto con conseguenze imprevedibili e difficili da governare. Da tempo, infatti, l’innalzamento del livello del mare e l’intensificarsi degli eventi estremi stanno ridefinendo la geografia delle zone costiere mediterranee. In Italia, la storica concentrazione di insediamenti e attività lungo le rive ha aumentato la vulnerabilità del territorio: oggi, oltre un quinto dell’area compresa nei primi 300 metri dalla linea di costa è ormai urbanizzato. Un dato che interroga il futuro della pianificazione e della gestione di questi paesaggi fragili, sospesi tra terra e mare, e che dimostra l’assenza di una adeguata pianificazione del territorio o, quantomeno, di una sua inefficienza di fronte alle sfide contemporanee. A tal proposito, il contributo COSTA | MED. Strategies for climate justice, presentato in forma di video, intende ragionare sugli effetti dell’innalzamento del livello del mare causato dal cambiamento climatico e sulle ripercussioni che incideranno sulle fasce costiere. Esso si pone come contributo scientifico derivante dal Progetto di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN) COSTA|Med – Catching Opportunities for Strategic Transformation and Adaptation of Mediterranean coasts, sviluppato tra il 2023 e il 2025 nel Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi Roma Tre, con Principal investigator la prof.ssa Maria Grazia Cianci, coinvolgendo un numeroso gruppo di ricercatori tra il Dipartimento di Architettura e il Dipartimento di Ingegneria di Roma Tre, il Dipartimento di Architettura – Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), il Consiglio Nazionale delle Ricerche [CNR], end-user il Dipartimento della Protezione Civile.

Climate justice has become an increasingly urgent topic, emerging within scientific discourse in response to extreme events—such as Hurricane Katrina—and contributing to the evolution of the earlier concept of environmental justice (Schlosberg & Collins, 2014). The Mediterranean Sea, one of the most heavily exploited marine basins in the world, is by no means exempt from these issues: pollution, coastal urbanization, and the overexploitation of natural resources are progressively eroding the delicate balance between land and sea, with both direct and indirect consequences for vulnerable territories and communities. In this context, climate change exacerbates ongoing transformations, producing unpredictable and difficult-to-manage outcomes. For some time now, sea level rise and the increasing frequency of extreme weather events have been redefining the geography of Mediterranean coastal zones. In Italy, the historical concentration of settlements and human activities along the coastline has heightened territorial vulnerability: today, more than one-fifth of the area within the first 300 meters from the shoreline is urbanized. This data raises pressing questions about the future of planning and managing these fragile landscapes, suspended between land and sea, and reveals a significant lack—or at the very least, ineffectiveness—of spatial planning in addressing contemporary challenges. In this regard, the contribution titled COSTA | MED. Strategies for Climate Justice, presented in video format, aims to reflect on the effects of sea level rise caused by climate change and the resulting impacts on coastal zones. This work constitutes a scientific contribution developed within the framework of the PRIN (Project of Relevant National Interest) COSTA|Med – Catching Opportunities for Strategic Transformation and Adaptation of Mediterranean Coasts, carried out between 2023 and 2025 at the Department of Architecture, Roma Tre University. The project is coordinated by Principal Investigator Prof. Maria Grazia Cianci and involves a large group of researchers from the Department of Architecture and the Department of Engineering at Roma Tre, the Department of Architecture at the “G. d’Annunzio” University of Chieti-Pescara, the Italian National Institute for Environmental Protection and Research (ISPRA), the National Research Council (CNR), with the Department of Civil Protection serving as the end-user.

Credits:
Responsabile scientifico: Maria Grazia Cianci (PI)
Autori: Maria Grazia Cianci, Stefano Botta, Daniele Calisi, Stefano Cioffi, Sara Colaceci, Stefano Magaudda, Francesca Paola Mondelli, Marta Rabazo Martin, Michela Schiaroli.
Hanno collaborato: Gianmarco Barone, Alessandro Cannata, Daria Quaresima.
Tecnica: video
Anno: 2025
Dimensioni: mp4 orizzontale, 1080p HD

Immagini e video tratti dall’inaugurazione del Padiglione Italia presso la 19. Biennale di Venezia